Spesso negli ambienti scolastici si sente parlare di bambini oppositivi, ma non tutti sanno cosa significa e da dove nasce il termine.
In tanto è utile un breve identikit: il bambino oppositivo attua conportamenti aggressivi, impulsivi e manifesta un continuo atteggiamento di sfida verso chiunque voglia imporgli regole, diventando difficile da gestire sia per genitori che docenti.
Attenzione a non confondere però un modo di dire con una diagnosi clinica di DOC disturbo oppositivio provocatorio che rientra nei disturbi del comportamento e che può essere diagnosticata solo da un professionista.
– La diagnosi potrebbere essere tale se il bambino ha 6 anni, ha avuto episodi di opposizione (rabbia,sfida,manipolazione, irritabilità, rancore) con la durata di almeno 6 mesi che hanno compromesso la sua storia sociale in casa e a scuola. –
Ma come trattare un bambino che tende a mettersi in simmetria con gli adulti?
La prima regola è quella di non mostrarsi vacillante davanti alle provocazioni ma rispondere fermamente senza criticare.
Imparare a fare squadra con il bambino è fondamentale, sfidarlo contrariamente, significherebbe entrare in un circolo vizioso che rafforza il tema del “potere” tra le due parti; quindi impara a distinguere tra le cose “che non vanno fatte” e quelle “accettabili” in questo modo eviterai di imporre la tua autorità su ogni cosa (inadeguata per gli standard convenzionali) riuscendo ad abbassare la sua frustrazione, inoltre, imparare a ironizzare sui “piccoli capricci”e scherzare insieme per strappare un sorriso è un ottimo modo per instaurare una buona alleanza capace di curare la grande vulnerabilità e insicurezza che il bambino tende a nascondere attaccando chiunque si trovi sulla sua strada.
Per questo è importante entrare in empatia con lui e mostrarsi pazienti ai suoi errori, creando un piano formativo adeguato alle sue competenze per ridurre il livello di stress ed inadeguatezza.
Ricorda:
non focalizzarti sul comportamento del bambino, quanto sull’emozione che lo ha scatenato, spesso i bambini oppositivi non sanno perchè determinate situazioni gli provocano la rabbia e il primo aiuto che possiamo dare è proprio quello di aiutarli a conoscere le percezioni che possiedono su determinati temi e trasformare le svalutazioni in lodi, l’aggressività in determinazione e le emozioni come veicolo per parlare di sè.